Quattro servizi importanti per i cittadini sono stati “consolidati” dal Comune, con un risparmio sui costi
- Il Nido comunale “Don Pozzo” ha riaperto in piena attività: con la stabilità di un gestore fino al 2019 (ha vinto la gara la coop. Coesa – già operante) e con la conferma delle educatrici già presenti nel nido, il numero degli iscritti è buono,molto l’entusiasmo e il lavoro da parte della cooperativa e dell’assessorato per ampliare l’offerta formativa e prevedere degli spazi rinnovati. Il Comune ha partecipato ad un bando regionale che permetterà di finanziare il contributo che il Comune darà, se necessario, alla Cooperativa (stanziati a bilancio fino a 25.000 euro, che saranno erogati in caso di necessità per garantire il servizio qualora le iscrizioni dovessero ridursi) e di coprire i costi di integrazione delle rette per i casi a basso reddito.
- La Casa di Riposo “Famiglia Bianchi” gestita dal comune, ha rischiato tre anni fa di chiudere per mancanza di autorizzazioni da parte del Servizio di Vigilanza: fatti gli interventi di adeguamento richiesti, in questi due anni la struttura è tornata in piena attività e , al momento, è al completo di ospiti. Questo significa che la struttura funziona a pieno regime pur mantenendo prezzi competitivi, dà risposte più che soddisfacenti alla popolazione anziana e non è più un peso economico sostenuto in gran parte dal Comune.
- La Biblioteca, nonostante il pensionamento del bravissimo bibliotecario Severo e l’impossibilità di bandire una mobilità, non ha chiuso i battenti. Non solo è attiva, ma ha “guadagnato” una bibliotecaria molto preparata, Giorgia, e ben due volontarie che permettono di poter aprire tutti i giorni.
- La mensa scolastica che fino a due anni fa era un “problema” per i genitori e i ragazzi, dall’anno scorso è migliorata sensibilmente, in seguito al cambio del fornitore e all’avvicinamento del punto di cottura (Orbassano): finalmente siamo giunti ad una mensa apprezzata, senza scarti, con possibilità di personalizzazione per diete speciali. A breve verrà attivato il punto di cottura in paese, e finalmente potremo fornire ai nostri figli cibi cucinati in loco, con i primi cucinati quasi al momento del pasto.
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